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La Dieta Chetogenica per Dummies e Esperti – parte 1

La piramide della dieta chetogenica

Cosa sono le diete chetogeniche?


Le diete chetogeniche sono diete cosiddette low-carb in cui l’apporto netto di carboidrati, calcolato sottraendo le fibre dai carboidrati totali, è compreso tra 20 e 50 grammi al giorno, inferiore dunque al 10% dell’apporto energetico totale.

Cosa sono le diete chetogeniche?


Le diete chetogeniche sono diete cosiddette low-carb in cui l’apporto netto di carboidrati, calcolato sottraendo le fibre dai carboidrati totali, è compreso tra 20 e 50 grammi al giorno, inferiore dunque al 10% dell’apporto energetico totale.


Nonostante i carboidrati siano limitati, la dieta chetogenica che proponiamo è solo lievemente iperproteica e quindi non c’è pericolo per la funzionalità renale. Il leggero aumento della quota proteica è necessario poiché le proteine introdotte hanno anche funzione energetica.

La piramide alimentare della dieta chetogenica può quindi essere rappresentata con i grassi e le proteine alla base, mentre nella parte più alta sono presenti i vegetali, la frutta e i cereali.


Osservando la piramide, vi starete ponendo alcune domande anche perché il regime descritto pare rivoluzionare tutto ciò che finora sapevamo (o pensavamo di sapere). Eppure…

… gli studi dimostrano che le diete chetogeniche portano una maggiore riduzione dell’appetito, un aumento del consumo di grassi a riposo e un aumento significativo dei livelli circolanti di corpi chetonici rispetto alle altre tipologie di diete, generando una diffusa riduzione dei livelli di infiammazione.

I corpi chetonici sono 3 molecole (β-idrossibutirrato (βOHB), acetoacetato (AcAc) e acetone) prodotte principalmente nel fegato a partire dai grassi sia di deposito che introdotti con la dieta attraverso un processo chiamato chetosi.

Il β-idrossibutirrato (βOHB), e l’acetoacetato (AcAc) sono utilizzati a scopo energetico mentre l’acetone viene espulso attraverso le urine e il respiro ed è quindi il responsabile dell’alito “fruttato” che potete avvertire in chi sta seguendo una dieta chetogenica.

La chetosi è un meccanismo fisiologico che ha permesso la sopravvivenza dei nostri antenati durante i periodi di carestia. Inoltre, intere popolazioni indigene di cacciatori come gli Inuit delle regioni canadesi artiche si sono alimentate per intere stagioni prevalentemente di grassi e proteine, e mantenendosi in salute.

Gli individui sani e con una corretta funzionalità insulinica (vale a dire coloro che non soffrono di diabete di tipo 1), che seguono un regime alimentare come la classica dieta Mediterranea ove sono presenti anche i carboidrati, presentano livelli di corpi chetonici determinabili nel sangue pari a zero. Quando queste stesse persone cambiano dieta e riducono i livelli di zuccheri tanto da attivare il meccanismo di chetosi, i livelli di corpi chetonici nel sangue cominciano a salire mentre la glicemia (la concentrazione dello zucchero nel sangue) si abbassa leggermente, pur mantenendosi in un intervallo fisiologico.

L’utilizzo metabolico dei corpi chetonici dona energia, elimina le scorie, presenta un effetto antinfiammatorio.

Quand’è che una dieta è considerata chetogenica?


Tecnicamente, una dieta è considerata “chetogenica” quando produce un aumento stabile del livello di βOHB superiore a 0,6 mmol / L o quando il rapporto molare tra glicemia e βOHB corporeo chetonico è inferiore a o uguale a 1.

Quand’è che una dieta è considerata chetogenica?


Tecnicamente, una dieta è considerata “chetogenica” quando produce un aumento stabile del livello di βOHB superiore a 0,6 mmol / L o quando il rapporto molare tra glicemia e βOHB corporeo chetonico è inferiore a o uguale a 1.


Nelle Farmacie Kerix controlliamo il livello di β-idrossibutirrato (βOHB) da una goccia di sangue!

La dieta chetogenica nella cura dell’epilessia

In origine, la dieta chetogenica classica fu introdotta alla Mayo Clinic in America nel 1921 dal dottor Wilder come dieta mima-digiuno per trattare l’epilessia, poiché il digiuno aveva dimostrato attività antiepilettica nota sin dall’antichità e descritta anche nel Nuovo Testamento nell’episodio dell’epilettico guarito.

Matteo 17, 14-21
“Appena ritornati presso la folla, si avvicinò a Gesù un uomo che, gettatosi in ginocchio, gli disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio. Egli è epilettico e soffre molto (…) Questa razza di demoni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno”.

Dopo la scoperta dei farmaci antiepilettici, la strategia chetogenica per l’epilessia fu però abbandonata per essere riscoperta solo negli ultimi anni dopo il primo studio prospettico multicentrico sostenuto dalla Charlie Foundation nel 1998

Il film “First Do No Harm” con Meryl Streep racconta la storia di Charlie, un bambino epilettico resistente a tutti i farmaci che viene, dopo estreme sofferenze, curato con la dieta chetogenica grazie alla tenacia dei suoi genitori. Mossi dalla disperazione e non trovando soluzione e supporto nella moderna medicina, il papà e la mamma di Charlie ricercano alcuni documenti in biblioteca sulla dieta chetogenica per la cura dell’epilessia e decidono di testarla con successo sul figlio malato.

Dopo questo film-denuncia diretto dal padre di Charlie, il regista Jim Abrahams, l’interesse della comunità scientifica verso questa dieta aumentò. In seguito il papà di Charlie fondò la Charlie Foundation per supportare e studiare la dieta chetogenica.

Consigliamo a tutti la visione di questo film che è disponibile anche in Italiano con il titolo “Un passo verso il domani”.

L’intervista – in Inglese – al regista e padre di Charlie


Spero che la storia di questo approccio all’alimentazione vi sia piaciuta. Arrivederci al prossimo appuntamento per parlare della dieta chetogenica per il calo di peso. Trovate la prima ketoricetta a questo link!. Buon appetito!


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