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La membrana lipidica è la corazza delle nostre cellule. Impariamo a prendercene cura

Proprio come la corazza di una tartaruga, la membrana cellulare, vale a dire l’involucro lipidico che protegge le nostre cellule, è essenziale per la vita di ciascuna di esse

Ogni cellula ha un ciclo di vita, da 2 a 120 giorni, che consente il ricambio dei tessuti. Ciascuna rigenerazione o ricambio cellulare, affinché sia pienamente efficace, necessita di una precisa composizione di lipidi (grassi) che compongono la membrana per assicurare un buon funzionamento cellulare.

È qui che entrano in gioco la dieta e il metabolismo. 

Ma c’è di più: studi recenti dimostrano che la membrana cellulare è sempre coinvolta nella risposta immunitaria e che l’equilibrio tra le diverse famiglie di lipidi che compongono la membrana è essenziale per ottenere un’efficiente e controllata risposta immunitaria. Dalla membrana infatti dipendono sia fase primaria “attiva” che la fase secondaria “risolutiva” della risposta immunitaria.

La fase attiva è una fase infiammatoria acuta nella quale assumono importanza i grassi omega-6, assunti solitamente in eccesso nella comune dieta occidentale. Al termine di questa fase battericida, entrano in azione i grassi omega-3 che devono quindi essere presenti nel nostro organismo in adeguata quantità. Sono ricchi di omega-3 alimenti come il pesce azzurro, le alghe, l’olio di lino e le noci.

Come descrive un valido articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet nel 2019, la carenza di acidi grassi omega-3 è tra le sei cause di mortalità o malattia nel mondo ed è estremamente diffusa anche in Italia come evidenziano i dati raccolti dal network di farmacie specializzate in lipidomica (la scienza che studia la composizione della membrana cellulare in condizioni sia fisiologiche che patologiche) fondato da Lipinutragen srl, spin-off del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), al quale le Farmacie Kerix partecipano dal 2014.

Allo stesso modo degli omega-3, anche il GLA, un acido grasso che si trova con difficoltà in natura essendo presente in buone quantità solo negli oli estratti da Oenothera Biennis, Ribes Nigrum e Borago Officinalis, ha dimostrato di possedere importanti proprietàanti-infiammatorie. Studi dimostrano che il GLA assume, inoltre, un ruolo importante a livello immunitario favorendo l’aumento delle quote di anticorpi prodotti dal nostro organismo. Come il livello di omega-3, anche quello di GLA è spesso scarso nelle nostre membrane e questo può determinare, tra gli altri disturbi, anche problematiche cutanee o intestinali.

Prima di approfondire l’aspetto dell’infezione virale, vediamo come il metabolismo si lega all’immunità prendendo in considerazione la condizione di sovrappeso.

Un’importante ricerca del 2014 pubblicata sulla rivista Frontiers in Immunology tratta proprio questo aspetto evidenziando come l’assunzione eccessiva di alcuni grassi e degli zuccheri provochi un accumulo all’interno dei linfociti T, importanti cellule immunitarie. Accumulo che risulta tossico. Questo determina non solo la riduzione del numero di linfociti-T in individui sovrappeso rispetto a individui normopeso, ma anche l’alterazione della loro capacità proliferativa e della capacità di reazione pro-infiammatoria o anti-infiammatoria, indispensabile alla corretta risposta immunitaria.

Occupiamoci ora dell’infezione virale e del ruolo della membrana cellulare in questo processo.

I virus sono parassiti obbligati, non possono cioè replicarsi se non infettando le nostre cellule e sfruttando i loro organelli per ottenere le molecole di cui hanno bisogno per la loro attività.

Durante l’infezione da Influenza A Virus (la cosiddetta “Spagnola” del 1918) venne evidenziato come il livello di prostaglandine di serie 2 – particolari molecole derivate dalla serie omega-6 di cui è molto ricca la carne di animali, in particolare bovini, non allevati a sola erba – fosse particolarmente elevato. Questi studi dimostrarono l’interferenza negativa di tali molecole, che sopprimevano la risposta difensiva della cellula ospite favorendo così l’invasione virale.

Una membrana particolarmente ricca di acido arachidonico derivante dalla serie omega-6 può essere quindi un fattore che facilita l’invasione virale. È interessante notare come questa caratteristica delle membrane sia, purtroppo, molto comune al giorno d’oggi. Lo sanciscono i dati raccolti da Lipinutragen srl che ha analizzato un campione di popolazione italiana di 5506 soggetti che si recano in farmacia per vari motivi. Il risultato della loro indagine mostra che più del 50% dei soggetti presenta un eccesso di acido arachidonico all’interno della membrana cellulare.

Per avere un sistema immunitario efficiente è quindi consigliabile ridurre la massa grassa in eccessoe fornire un adeguato bilanciamento di acidi grassi omega-6 e omega-3 al fine di ottenere una corretta composizione di membrana e delle molecole che da essa derivano.

Ma come poter capire quanti e quali grassi assumere per ottenere questo risultato?

È essenziale conoscere il proprio profilo lipidico attraverso il test della composizione della membrana cellulare, in modo tale da evidenziare eventuali stati infiammatori o carenze nutrizionali. Ne deriveranno dati estremamente importanti per intervenire sia in presenza che in assenza di una terapia farmacologica con una strategia di nutrizione e nutraceutica volta ad attuare una prevenzione efficace.

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Testi: Kerix Lab e Farmacie Kerix

Foto ©Turtle Conservancy

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